L'impegno educativo nell'ambito del disagio, della marginalità, della devianza richiede un'identità teorica forte che in qualche modo faccia da bussola per aiutare l'educatore a navigare le "agitate acque" dell'emergenza sociale.
Un'intenzionalità pedagogica che deve esprimersi in un movimento continuo di andata e ritorno tra teoria e prassi, affinché quest'ultima non cada nell'improvvisazione, nell'estemporaneo, nel casuale o in una forma più o meno esplicita di buon senso e la riflessione teorica non divenga fine a se stessa, perdendosi nell'astrazione.

Il Metodo Integra nasce nell'ambito dei progetti socio-educativi della Caritas Diocesana di Pozzuoli e del Centro Regina Pacis, grazie ad un'idea di Fausta Sabatano, sorta durante anni di continua riflessione e condivisione di pratiche educative, di dialogo costante tra teoria e prassi, a valle del lavoro pedagogico in contesti di particolare difficoltà. Una difficoltà legata alla carenza del tessuto sociale che rende una storia difficile enormemente più difficile, proprio perché il contesto non sostiene la difficoltà: il bambino con difficoltà spesso vive in una famiglia difficile, in un quartiere difficile, in una città difficile, in una Regione difficile.

Educare in queste situazioni significa riuscire ad incarnare le teorie e orientare le pratiche nel confronto con questo quotidiano, con questi bambini e ragazzi, non smettendo mai di immaginare con loro e per loro un altrimenti e un altrove.

 

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